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Immagina un bambino con un regalo di Natale o di compleanno. È eccitato, strappa la carta e apre la scatola per vedere cosa contiene. I suoi occhi si spalancano e dalla sua bocca esce un grido di gioia quando vede il suo nuovo giocattolo. Comincia a spingere sul pavimento il suo camioncino; o se è una bambina, si stringe al cuore una bambola.
È una semplice illustrazione del senso di meraviglia e apprezzamento che leggiamo nei Salmi:
Per questo esercizio, immagina di essere quel bambino, eccitato per aver ricevuto così tanti doni da Dio: salute, famiglia, amici, un tetto, un mondo meraviglioso — l’elenco è infinito. Prova quell’eccitazione mentre apri ogni regalo e li osservi con gli occhi della mente; sperimenta ogni volta la meraviglia di ogni benedizione particolare. Ringrazia Dio per ognuna. Testo per gentile concessione della rivista Contatto. Usato con il permesso. Immagine disegnata da Freepik.
Juha racconta che un giorno, nonostante le difficoltà causate dalla morte del suo asino, da una siccità prolungata e dai prezzi sempre più alti al mercato, aveva deciso di ringraziare Dio a ogni costo. Ben presto arrivò la prova, perché mentre zappava l’orto una spina gli trapassò la scarpa. Dopo aver saltellato intorno sull’altro piede, gridando di dolore, si ricordò: “Grazie, o Dio, che a rovinarsi sono state le mie scarpe vecchie e non quelle nuove”.
Continuò a zappare, ma arrivò una tempesta di sabbia che lo fece cadere. Appena si riprese, pensò: “Ringrazio Dio che di solito il tempo è bello. Le tempeste di sabbia sono una cosa rara!”
mi sono trovato in grave pericolo perché la furia delle onde minacciava di far affondare la nostra nave, mi sono ricordato che ci avevi insegnato a essere grati in ogni situazione. L’ho fatto e sono davvero grato di essermi salvato. Ora voglio farti un regalo, come segno della mia gratitudine”.
Aperto il pacco, Juha scoprì che conteneva esattamente la somma che gli era stata rubata. “Ho perso i miei soldi in un’ora e li ho recuperati lo stesso giorno! Che meraviglia! Dio è buono!”
perché sei più saggio di me. Se le angurie crescessero sugli alberi e me ne fosse caduta una in testa, a quest’ora sarei morto”.
Alla fine della giornata aveva molto di cui essere grato.
Story courtesy of Anchor.
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Avrai bisogno di una tazza, una penna e alcuni foglietti di carta, abbastanza grandi da scriverci una frase. Prendi un foglietto e scrivici una delle cose di cui sei grato. Appallottola il foglio e mettilo nella tazza. Prendi un altro foglio, scrivi un’altra benedizione, appallottolalo e mettilo nella tazza. Continua a ripetere il procedimento. Entra nei particolari. Prendi in considerazione successi recenti, membri della tua famiglia e della tua cerchia d’amici, esperienze piacevoli, malattie superate, problemi risolti, conforti materiali, le tue cose preferite e così via. Continua finché la tazza è piena e trabocca e tu puoi dire come Davide, il grande salmista biblico: “la mia coppa trabocca” (Salmo 23,5). Scoprirai con sorpresa che le cose di cui devi essere grato sono molte! |
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