Gesù ci diede la chiave della felicità e dell’armonia quando disse: «Ama il tuo prossimo come te stesso». (Matteo 22:39) Cosa significa, in termini pratici e quotidiani? Troviamo una delle spiegazioni migliori nel «capitolo dell’amore» del Nuovo Testamento, 1 Corinzi 13. I tempi e i termini possono essere cambiati, ma i principi di base sono più veri che mai. Ecco una versione parafrasata di quel capitolo, adatta a oggi.
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Nel primo libro dei Re, nella Bibbia, troviamo la storia del profeta Elia. Il capitolo 19 racconta l’episodio turbolento in cui lui fuggì per mettersi in salvo dalla malvagia regina Gezebele e andò a nascondersi nel deserto. Dopo un po’ Dio indicò ad Elia di andare sul monte Oreb. Là gli disse di uscire dalla grotta dove aveva trovato rifugio e di presentarsi davanti a Lui. Un vento forte si abbatté sulla montagna, facendo crollare a pezzi alcune rocce nei pressi; poi ci fu un terremoto, poi un incendio, poi una “voce, come un dolce sussurro”. Dio non era nel vento, nel terremoto, né nel fuoco, ma quella voce che sussurrava era la sua.
Anche tu puoi restare solo con Dio per ascoltare la sua voce e quindi ricevere le sue parole d’amore e incoraggiamento, le risposte alle tue domande e le soluzioni dei tuoi problemi. Ecco come fare:
Trova un posto tranquillo dove nessuno ti disturberà almeno per quindici minuti. Porta con te la Bibbia, o qualche altro materiale di lettura ispirante e un portatile o un quaderno e una penna.
Comincia col leggere un paio di brani per stimolare la tua fede; poi pensa ad un argomento su cui vorresti una risposta da Dio: un problema, o una preoccupazione o anche solo qualcosa che ti incuriosisce. Siediti in silenzio e ascolta cos’ha da dirti. Forse ti ricorderà qualche cosa che hai letto nella sua Parola. Forse ti ricorderà qualcosa che hai visto o qualcosa che hai sentito da qualcuno. O forse ti darà un messaggio in parole o immagini. Qualsiasi cosa ti venga in mente, scrivila come riferimento per il futuro, poi ringrazialo per averti parlato.
Gesù risuscita il figlio de... by freekidstories on Scribd Ernest Shackleton, il famoso esploratore antartico, una volta descrisse come una notte, in un rifugio d’emergenza, lui e i suoi uomini stessero cercando di dormire, dopo essersi divisi le ultime gallette. Si trovavano in una brutta situazione e nessuno di loro era sicuro di far ritorno nel mondo civilizzato. Shackleton avvertì un movimento e vide uno dei suoi uomini che si guardava in giro per vedere cosa stessero facendo gli altri. Chiaramente concluse che tutti dormivano, così allungò una mano verso il suo vicino e gli prese la borsa che conteneva la galletta. Shackleton rimase esterrefatto. Aveva pensato di potersi fidare completamente di quell’uomo, ma ora davanti ai suoi occhi rubava l’ultima galletta di un altro. La pressione l’aveva trasformato in un ladro? Poi lo vide muoversi di nuovo. L’uomo tolse la galletta dalla propria borsa, l’infilò nell’altra e silenziosamente la rimise di fianco all’amico che dormiva. Più tardi Shackleton disse: «Non oso fare il nome di quell’uomo. Ho sentito che quel gesto era un segreto tra lui e Dio». Cosa saresti disposto a fare per dimostrare amore a chi ti sta vicino? Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. - Gesù (Giovanni 15:13)
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