Ruth è la nuora di Noemi, la cui famiglia ebrea era immigrata in Moab durante una carestia in Israele. Negli anni successivi suo marito ed entrambi i suoi figli erano morti. Sfortunata, e ora sola al mondo, Noemi decide di ritornare in Israele.
Ruth sceglie di accompagnare Noemi, promettendo di fare del suo popolo il proprio popolo e del suo Dio il proprio Dio. Tornate in Israele, cercano solo di sopravvivere. Ruth va nei campi a spigolare l’orzo lasciato dai mietitori. Il campo appartiene a un uomo di nome Boaz, che rimane colpito dalla sua integrità per non aver abbandonato Noemi e che in seguito la sposa. Boaz e Ruth diventano i bisnonni del re Davide e antenati di Gesù. In questa storia non ci sono miracoli né eventi soprannaturali, ma si può vedere la mano di Dio in ogni sua parte. Mentre Noemi e Ruth cercano di sopravvivere, mentre conducono una vita in armonia con Dio, il disegno divino si realizza in loro.
Spesso questo succeda anche a noi. Di solito, la volontà divina non è una cosa che si realizza con grande fanfara; è un disegno che si realizza quando facciamo del nostro meglio per vivere secondo la verità di Dio nelle nostre circostanze ordinarie, quando facciamo cose di tutti i giorni. Alcune vite sono interrotte da una vocazione o missione improvvisa. Molti di noi, invece, vedranno la mano di Dio nella loro vita mentre fanno un passo dopo l’altro, quotidianamente, affidando ogni giorno alle sue cure.
Comincia a scoprire il piano divino per la tua vita invitando suo Figlio Gesù a entrare nella tua vita oggi. Puoi fare questa semplice preghiera: Gesù, credo che sei il Figlio di Dio e che sei morto per me, Ti chiedo di entrare nel mio cuore, perdonare il miei peccati e farmi dono della vita eterna. Riempimi del tuo Spirito Santo e aiutami ad amare Te e gli altri. Amen.
Immagina un viaggiatore, seduto tranquillamente in una barca, su un fiume che si snoda lungo una vallata verde. Sulla sponda ci sono alberi e cespugli, alcuni dei quali coperti di fiori. In distanza si vedono delle montagne maestose, coperte di neve. Il viaggiatore però non nota la bellezza che gli sta intorno; è troppo occupato a studiare la guida turistica, a imparare la storia del paese e a scoprire dove finisce il fiume.
«Guardati intorno! Ti stai perdendo il panorama!» Lo chiamiamo inutilmente. Lui continua a leggere, a capo chino, la mente concentrata su qualcos’altro. Ci sono dei momenti in cui dobbiamo studiare la guida, insieme ad altri in cui dobbiamo pensare al passato o al futuro, ma dovrebbero essercene anche di quelli in cui ci fermiamo ad assaporare il presente.
Durante la prossima settimana, dedica cinque o dieci minuti al giorno a osservare attentamente il mondo attorno a te. Focalizza la tua attenzione sulle nuvole bianche e spumose che vagano senza sforzo nel cielo azzurro. Studia il motivo intricato sui petali di un fiore, o l’architettura graziosa di un albero, o il disegno di uno stormo d’uccelli in volo. Osserva ogni giorno qualcosa di diverso e ringrazia Dio per la sua creatività.
1 Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori, né si siede in compagnia degli schernitori,
2 ma il cui diletto è nella legge del Signore e su quella legge medita giorno e notte.
3 Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa prospererà.
4 Non così gli empi, anzi sono come pula che il vento disperde.
5 Perciò gli empi non reggeranno davanti al giudizio, né i peccatori nell’assemblea dei giusti.
6 Poiché il Signore conosce la via dei giusti, ma la via degli empi conduce alla rovina.
Il classico letterario di Victor Hugo, I miserabili, racconta la storia di Jean Valjean, la cui vita già difficile è rovinata da quell’unica decisione di rubare una pagnotta per sfamare i figli di sua sorella. In conseguenza di ciò, passa i diciannove anni successivi nel famigerato bagno penale di Tolone. Dopo il rilascio, impossibilitato a trovare lavoro perché ex-galeotto, Valjean mendica aiuto dal vescovo di Digne, che lo sfama e gli offre un letto per la notte. Valjean, disperato per quello che sembra un futuro estremamente squallido, cede alla tentazione e ruba parte dell’argenteria del vescovo, scomparendo nella notte.
Non arriva molto lontano, però, prima di essere arrestato e trascinato di fronte al vescovo. Sapendo quel che succederà a Valjean se fosse condannato di nuovo, il buon vescovo accetta il rischio e dice ai poliziotti: «L’argenteria gliel’ho data io».
Valjean è libero dalle conseguenze legali della sua azione, ma non ancora dalle sue cattive abitudini. Dopo un altro furto, è spinto a un punto di decisione e questa volta si pente. Da quel momento è un uomo nuovo. Passa per altri sconvolgimenti e affronta altre decisioni difficili negli anni a seguire, ma rimane fedele al nuovo corso che Dio l’ha aiutato a seguire.
I miserabili è un ritratto commovente del potere di redenzione dell’amore divino, ma illustra anche come le nostre vite sono plasmate dalle decisioni che prendiamo. Perfino quelle apparentemente più insignificanti possono avere grandi conseguenze. Come possiamo assicurarci di prendere le decisioni giuste? L’unico modo di farlo è coinvolgere Dio nel processo decisionale, perché solo Lui sa cos’è meglio. Vuole vederci prendere decisioni buone ed è sempre pronto ad appoggiarci quando lo facciamo. La decisione più intelligente che possiamo prendere è quella di chiedere il suo aiuto. Per gentile concessione della rivista Contatto. Immagini da http://lesmiserablesshoujocosette.wikia.com/wiki/The_Silver_Candlesticks |
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