La Giornata del Ringraziamento, celebrata in America verso la fine di Novembre, apre tradizionalmente la stagione natalizia. Vi presentiamo la storia di una persona col cuore gonfio di ansia e rabbia proprio alla vigilia di questa festa.
“Vuole il solito bello-ma-normale, o vuole affrontare la giornata con il bouquet preferito dai miei clienti, che chiamo lo Speciale del Ringraziamento?”
Jenny vide la curiosità di Sandra e continuò: “Sono convinta che i fiori raccontino una storia, che ogni composizione suggerisca un sentimento tutto suo. Sta cercando qualcosa che dimostri gratitudine per questo Ringraziamento?” “Non proprio!” si lasciò scappare Sandra. “Oh, mi scusi, ma nell'ultimo mese tutto quello che poteva andare storto è andato storto”. Sandra si dispiacque della sua uscita, ma rimase sorpresa quando Jenny affermò: “Ho l’arrangiamento perfetto per lei”. In quel momento squillò il campanello della porta. “Ciao Barbara”, disse Jenny. “Il tuo ordine è pronto”. Si scusò con Sandra ed andò nel retrobottega. Ne uscì subito con un gran mazzo di rami verdi, nastri e gambi di rose lunghi e spinosi. Solo i gambi, con le estremità tagliate, senza fiori. “Lo vuoi in una scatola?” chiese Jenny. Sandra aspettò la reazione di Barbara. È uno scherzo? Chi può volere dei gambi di rosa senza fiore? Aspettò che qualcuno ridesse, che qualcuno notasse la mancanza di fiori sul gambo, ma le due donne non reagirono. “Sì, grazie. È bellissimo”, disse Barbara. “Si direbbe che dopo aver preso lo Speciale per tre anni, non dovrei essere più così commossa dal suo significato, ma mi succede di nuovo”. Sandra spalancò gli occhi. Come mai una conversazione così normale per un arrangiamento così strano? — si chiese. Sandra indicò col dito e sbottò: “Quella signora è appena uscita con, ehm ...”
“Vuole veramente saperlo?”
“Non potrei andar via senza saperlo. Non riuscirei a pensare ad altro!” “Barbara entrò nel mio negozio tre anni fa, sentendosi un po’ come lei si sente oggi”, spiegò Jenny. “Pensava di avere ben poco di cui essere grata. Suo padre era morto di cancro e lei era in attesa di una seria operazione”. “Mamma mia!” disse Sandra. “Quello stesso anno”, spiegò Jenny, “avevo perso mio marito. Mi ero addossata tutta la responsabilità del negozio e per la prima volta passavo le feste da sola. Non avevo figli, non avevo marito, non avevo parenti qui vicino e avevo troppi debiti per permettermi di fare un viaggio”. “Che cosa ha fatto?” “Ho imparato ad essere grata per le spine”. Le sopracciglia di Sandra si sollevarono. “Spine?”
“Sono venuto a prendere dodici lunghi gambi spinosi” — e rise di cuore.
“Lo immaginavo”, replicò Jenny. “Sono pronti” — e tolse dall’espositore una composizione già confezionata. “Belli”, disse Phil. Sandra non poté fare a meno di chiedergli: “Scusi se mi permetto, ma perché delle spine?” “Mi fa piacere che me l’abbia chiesto”, rispose. “L’anno scorso mi sono fermato qui per comprarle dei fiori. Devo aver detto qualcosa a proposito di tempi difficili, perché Jenny mi ha raccontato che per molto tempo aveva tenuto un vaso di gambi di rose – gambi! – per ricordarsi delle cose imparate in tempi spinosi. M’è bastato. Ho portato a casa i gambi. Decisi di dare ad ognuno il nome di una precisa situazione spinosa e di ringraziare Dio per le cose imparate da essa. Sono quasi certo che questa rassegna stia diventando una tradizione”. Phil pagò Jenny, la ringraziò di nuovo e prima di uscire disse a Sandra: “Le raccomando lo Speciale!” “Non so se posso essere grata delle spine nella mia vita”, Sandra disse a Jenny. “Be’. Per mia esperienza le spine rendono più preziose le rose. Apprezziamo le cure provvidenziali di Dio più durante i momenti difficili che in altri momenti. Si ricordi, Gesù portò una corona di spine perché noi potessimo conoscere il suo amore. Non se la prenda per le spine”. Le guance di Sandra si rigarono di lacrime. “Mi dia dodici gambi spinosi lunghi. per favore”. “Speravo che li prendesse”, disse Jenny. “Glieli preparo in un attimo. Poi, ogni volta che li vede, si ricordi di apprezzare sia i momenti belli che quelli brutti. Ci fanno crescere tutti e due”. “Grazie. Quanto le devo?” “Niente. Il primo anno il mazzo lo offro sempre io”. Porgendole il mazzo, Jenny disse: “Buon Ringraziamento, Sandra, spero di poterti conoscere meglio”. Sandra sorrise. Si voltò, aprì la porta e si incamminò verso la speranza.
Adattato dalla rivista Contatto. Utilizzato con il permesso.
Image Credits: Image 1: Sayuko via Deviantart.com; used under Creative Commons License Image 2: Sayuko via Deviantart.com; used under Creative Commons License Image 3: ProFlowers via Flickr; used under Creative Commons License
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