La nonna di mio marito, Nana Mae, era una persona che non perdeva mai di vista la bellezza che le stava intorno. Ogni volta che eri con lei, non c’era un momento in cui non ti facesse complimenti o ti dicesse com’era bello qualcosa. Non mi dimenticherò mai quella volta che Mike ed io la portammo a Los Angeles in macchina per Natale. Eravamo fermi in una stazione di servizio sulla I-5, quando improvvisamente Nana puntò un dito fuori dal finestrino e disse: “Bello”. Mi voltai per vedere di cosa stesse parlando… Tutto quel che vidi era un camion della spazzatura verde che si era fermato lì vicino. “È un bel verde”, disse lei, scuotendo il capo. Stava proprio guardando il camion. Sorrisi. Stava parlando di un camion della spazzatura, ma riusciva lo stesso a vederci qualcosa di bello. Come madri, anche noi possiamo scegliere se vedere la bellezza o no. Possiamo cercarla in mezzo a quella che a volte sembra la spazzatura della nostra giornata: il disordine dappertutto, i bambini che litigano, l’aggirarsi come pazze. E abbiamo un grande ruolo nello stabilire una tonalità di “bellezza” nella nostra famiglia. Tu stai portando la bellezza? O vedi solo il camion della spazzatura (come ho fatto io), invece del suo bel colore verde? Stai raccogliendo i ricordi che si preparano davanti a te, o stai perdendo la pazienza e sognando di avere un minuto solo per te? Ti stai gustando il presente, o vuoi soltanto che il tempo acceleri perché i tuoi figli possano crescere e arrivare in fretta allo stadio successivo quando le cose saranno più facili, se il cielo vorrà? Ti stai fermando ad assorbire questi momenti di essere [madre o padre] di un neonato, di un bimbo di sei mesi, di uno di due anni, perfino di un adolescente? A volte è difficile (credimi, lo so), ma è lì che si trova la vera bellezza: in quei momenti in cui ci s’immerge in essa intenzionalmente, in quelle scelte di essere grate e meravigliarsi di tutto quel che viene con l’essere [genitori]. Quando lo facciamo, la troviamo. Troviamo la bellezza. E ti auguro molti momenti belli oggi! —Genny Heikka, adattato Courtesy of http://anchor.tfionline.com/it/post/scoprire-la-bellezza/. Photo by D Sharon Pruitt via Flickr.com.
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Che cos’è l’amore incondizionato? È esattamente quello che le parole significano: amare una persona senza condizioni, solo per quello che è e non per quello che fa. —Zig Ziglar * I bambini eccezionali sono esattamente quello: eccezioni. La vasta maggioranza dei bambini non è sorprendentemente brillante, estremamente acuta, grandemente coordinata, tremendamente dotata, o universalmente popolare! Sono soltanto ragazzini con un enorme bisogno di essere amati e accettati per quel che sono. —James Dobson * Vedere i vostri figli, o voi stessi, da un punto di vista analitico o critico e desiderare che siano fatti in un certo modo piuttosto che in un altro, può privarvi della vostra felicità, della vostra ispirazione, della vostra pace spirituale e della vostra soddisfazione personale, per non parlare dell’effetto che può avere sui figli. I bambini ricordano le cose molto chiaramente e sono influenzati direttamente dall’atteggiamento dei genitori e da quello che questi pensano di loro. Così, se parlate continuamente di vostro figlio con fede e in maniera positiva, sia a lui sia agli altri, ciò avrà un effetto buono, ispirante e positivo su di lui e sarà molto più probabile che finisca per assomigliare alla persona che desiderate e vi aspettate che sia. Se però pensate o parlate di vostro figlio in maniera negativa, potreste fargli pensare a se stesso in modo negativo, ostacolando la sua felicità e la sua autostima, i suoi risultati e il suo modo di vedere se stesso. La fede genera fede; gli atteggiamenti positivi generano altri atteggiamenti positivi, sia verso se stessi che nei riguardi di chi vi sta intorno. Spesso basta dimostrare fede in qualcuno per aiutarlo a tirar fuori il meglio di sé. —Gesù, parlando in profezia * Avere uno spirito di approvazione vuol dire amare i propri figli anche quando si oppongono o sono di pessimo umore. Devono sapere che il loro vero valore non si basa sulla loro bellezza, sul loro cervello, o sul loro comportamento, ma sul semplice fatto che sono persone create da Dio. —Dan Benson * Per costruire un rapporto d’amore e rispetto, dovete ricordare che la reazione dei vostri figli verso di voi dipende da quello che provano nei vostri confronti. Se provano sentimenti d’amore e rispetto, le loro reazioni saranno obbedienti e amorevoli, perché è quello che desiderano fare. […] Non c’è vera unità senza rispetto. —Zig Ziglar * I bambini prosperano con i complimenti. È più importante lodare un bambino per le sue buone azioni e il suo buon comportamento, che sgridarlo per una cattiva condotta. Accentuate sempre il lato positivo. —David Brandt Berg * Alcuni modi per dimostrare amore e rispetto ai bambini
* Incoraggiate le qualità e le caratteristiche individuali dei bambini:
* I vostri figli dipendono da voi per vedere un esempio del mio amore per loro in maniera facile da comprendere, conoscere, assimilare e sentire. Se non fate vedere loro il mio amore, come faranno a sapere che li amo? Voi siete una manifestazione del mio amore per loro. I bambini sono fragili nelle loro emozioni, anche quelli che non lo dimostrano molto, e voglio mostrare loro che li amo, che mi curo di loro e che voglio stare vicino e fare cose speciali per loro. Il vostro amore, manifestato nel tempo che passate con loro, è uno dei modi migliori in cui un bambino sente il mio amore attraverso di voi. E proprio come Io amo fervidamente voi, amo anche loro — più di quanto possiate immaginare. —Gesù, in profezia Tratto da Grow Up Reading [Crescere leggendo]
I cambiamenti che i bambini hanno dalla nascita ai ventiquattro mesi sono notevoli e sostanziali. Alla nascita, i bambini usano soprattutto il pianto come mezzo di comunicazione e interazione col mondo. Con la crescita, i bambini cominciano ad usare gesti ed espressioni del viso per comunicare con gli altri, poi esclamazioni, balbettii e infine parole. Un buon sviluppo del linguaggio aiuta i bambini a diventare adulti con una buona padronanza del linguaggio, che sanno leggere e scrivere con competenza. I genitori possono aiutare i bambini ad imparare con successo a leggere e scrivere, sviluppando fin dalla nascita i seguenti talenti. Abilità di espressione orale: i bambini imparano il linguaggio in diverse fasi. Durante i primi quattro mesi, i bambini hanno per lo più un ruolo passivo nei confronti del linguaggio. Nei quattro mesi successivi, i bambini iniziano ad imitare i suoni. A otto mesi, un bimbo risponde quando viene chiamato per nome, distingue le emozioni dal tono della voce, risponde ai suoni facendo a propria volta dei suoni e usa la propria voce per esprimere gioia o dispiacere. Entro i dodici mesi mostra sempre più interesse alle parole e risponde a semplici comandi verbali. Comincia anche ad usare gesti semplici, come ad esempio salutare con le mani, o scuotere la testa per dire no. Fa dei balbettii modulati e usa esclamazioni come “oh-oh” e potrebbe già dire alcune parole come “mamma” e “papà”. A un anno un bambino è già in grado di dire sei o sette parole (anche se alcuni non parlano per niente, mentre altri riescono a dirne anche una cinquantina) e comprendono fino a settanta parole. C’è di solito uno spazio di circa cinque mesi tra il momento in cui un bambino comprende una parola fino a quando è in grado di pronunciarla. Tra i 12 e i 18 mesi il vocabolario di un bambino aumenta lentamente, ma con costanza. Per lo più il vocabolario di un bambino esplode dal momento in cui riesce a dire circa una cinquantina di parole. Dai due anni in poi i bambini riescono normalmente a imparare il significato di circa otto nuove parole al giorno. Più i genitori parlano e leggono al loro bambino, più rapidamente si sviluppa il suo vocabolario. Secondo gli esperti della prima infanzia, l’abilità linguistica cresce più velocemente nei bambini i cui genitori rispondono in modo positivo invece che negativo. Consapevolezza fonemica: comprendere i fonemi — i suoni più piccoli e distinti che formano le parole — è alla base dell’apprendimento di lettura e scrittura. I bambini sono piuttosto abili nel percepire la differenza dei suoni. Ecco perché i bambini sono “predisposti” a imparare diverse lingue nei primi anni della loro vita. I bambini riescono a distinguere i fonemi e imparano a differenziare i diversi suoni che compongono un linguaggio grazie all’interazione con i genitori e le altre persone che li accudiscono. Aiutate il vostro bambino a sviluppare una consapevolezza fonemica parlando e leggendo al vostro bimbo ogni giorno. Incoraggiate il vostro bimbo a sviluppare i suoi balbettii, perché l’aiutano a imparare a parlare. A circa due mesi, i bambini cominciano a vocalizzare suoni come “aaah” e “oooh”. A cinque mesi uniscono i suoni di vocali e consonanti per formare delle parole. Comprensione: la comprensione è essenziale nell’imparare a leggere. Anche se la comprensione verrà comunque rafforzata negli anni seguenti, quando intorno ai tre-quattro anni riusciranno a seguire immagini e testo per comprendere il significato di una storia, è tuttavia importante spiegare quello che sta accadendo in un libro mentre lo leggete a voce alta. Secondo Jim Trelease, nel suo Manuale della lettura ad alta voce, “la comprensione di ciò che si ascolta favorisce la comprensione di ciò che si legge”. Mentre il vostro bimbo ascolta quel che leggete, evidenziate i punti salienti di una storia attraverso le illustrazioni, oppure ricordate attraverso un’immagine un particolare della vita del vostro bambino. Usando simili strategie, incrementate la sua abilità di pensare e incoraggiate in lui una migliore comprensione. Le cose sono cambiate così tanto da quando sono cresciuta io che non so nemmeno
da dove cominciare per capire e aiutare mia figlia. Come posso superare questa distanza tra le generazioni? Il mondo è davvero cambiato molto in quest’ultima generazione. In superficie il gap generazionale sembra allargarsi, ma le apparenze possono ingannare. Le differenze tra generazioni si manifestano diversamente col passare delle generazioni stesse, ma il fatto principale rimane lo stesso: Dio ha messo negli adolescenti l’aspirazione a trovare il loro posto nella vita. Per capire meglio tua figlia, cerca di ricordarti come ti sentivi tu alla sua età. Se eri una tipica adolescente, ti sentivi impacciata e poco attraente in un corpo in costante cambiamento. Ogni foruncolo e ogni giornata storta rappresentavano una crisi enorme. Ti preoccupavi del tuo posto nel giro degli amici. Ti confrontavi con le altre ragazze della tua classe che apparivano più belle, più intelligenti, più accettate, o che sembravano più sicure di sé. Dovevi affrontare decisioni più grandi di quanto ne avessi mai affrontate prima; sapevi che nel futuro avresti incontrato decisioni ancora più grandi: quali scuole avresti frequentato? cosa avresti fatto da grande? chi avresti sposato? chi ti avrebbe mai voluto sposare? Probabilmente non capivi quel che stava succedendo e probabilmente nemmeno tua figlia lo capisce oggi, eppure è questo il processo con cui ci si scopre e si stabilisce la propria identità. In questo stadio della vita gli adolescenti cercano suggerimenti nei coetanei e nei genitori. Si mettono costantemente a confronto con i coetanei per stabilire il loro posto nella società e vagliano l’atteggiamento, lo stile di vita e i valori dei genitori per decidere se vogliono diventare come loro quando saranno adulti. È durante l’adolescenza che la maggior parte dei ragazzi diventa un po’ ribelle. Dopo tutto, come possono stabilire la propria identità senza sganciarsi dai genitori? Molti genitori rendono più difficile la situazione reagendo in modo spropositato alla ribellione dei figli e questo conduce quasi sempre a una maggiore ribellione e a una maggior spaccatura tra le generazioni. I genitori saggi accettano come naturale un certo grado di ribellione e capiscono che molti dei cambiamenti esteriori che meno gradiscono nei figli – i vestiti inconsueti, il modo di portare i capelli, la musica e così via – fanno tutti parte del processo di separazione. I genitori saggi capiscono anche che la sperimentazione fa parte della crescita e che non tutti gli esperimenti avranno successo. Nel tentativo di inventare la lampadina Thomas Edison provò centinaia di combinazioni di materiali che non funzionarono, prima di trovare quello giusto. Come Edison, la maggior parte degli adolescenti riconoscerà ciò che non funziona e proverà qualcos’altro. Permettete ai vostri adolescenti di fare queste esperienze, entro certi limiti. Un buon punto di partenza è “niente che causi danni a te o agli altri e niente di illegale”. Una cosa molto legata alla sperimentazione è il problema dell’autocontrollo. Molti adolescenti ne sono privi, soprattutto perché non ne vedono la necessità. Vogliono divertirsi, godono di maggior indipendenza e imparano per tentativi. Spesso imparano l’autocontrollo solo quando provano le conseguenze di decisioni sbagliate, ma non è successo così anche a te? Anche se i giovani vorrebbero essere persone indipendenti, in genere si sentono insicuri in quel nuovo ruolo. È un po’ come salire per la prima volta su un trampolino: stanno per tuffarsi nell’età adulta e si chiedono se sopravviveranno all’impatto. È l’amore incondizionato che combatte quell’insicurezza. Spesso gli adolescenti si comportano come se non volessero o non avessero bisogno dell’amore e del sostegno dei genitori e a volte possono essere veramente antipatici e sgradevoli per sottolineare quel punto. Più spesso però, che se ne rendano conto o meno, quel che vogliono veramente è mettere alla prova l’amore dei genitori. Cercano una conferma dell’amore dei genitori, perché l’amore è un’indicazione di valore e gli adolescenti hanno bisogno di sentire che hanno un valore. I genitori che dimostrano un amore saldo per i figli in ogni situazione danno loro la sicurezza di cui hanno così disperatamente voglia e bisogno. I genitori devono avere molto amore, pazienza e autocontrollo per mollare la presa e lasciare che i fi gli passino per questo processo di crescita. Ci vuole anche fede: fede nei figli, fede che i valori che hanno cercato di inculcare in loro da piccoli ora li porteranno a fare le scelte giuste; e fede in Dio, che è colui che ha creato questo processo. È proprio in quest’ultimo punto che hanno un grande vantaggio quei genitori che credono nel potere della preghiera e hanno un contatto personale con Dio attraverso Gesù: sanno a chi rivolgersi quando loro o i loro figli hanno bisogno d’aiuto. Gli adolescenti, in genere, sono alla ricerca di qualcosa, sono dei pellegrini alla ricerca della verità e di un vero senso della vita. Se tu, o qualcun altro, riesci a condurre tua figlia a Gesù, che è “la via, la verità e la vita” (Giovanni 14,6). Egli può mettere le cose nella giusta prospettiva per lei. Può darle amore incondizionato e approvazione; può dare pace al suo cuore; può darle le risposte giuste quando lei impara ad esporre a Lui i suoi problemi nella preghiera. Quando poi tu e tua figlia condividete una fede forte e viva, avrete più cose in comune di prima. Gesù è il vero ponte per superare la distanza tra generazioni! Per gentile concessione della rivista Contatto. Usato con permesso. |
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