Compilato dagli scritti di Maria Fontaine e Derek e Michelle Brookes Indubbiamente crescere degli adolescenti è una delle maggiori sfide de della vita. Gli anni dell'adolescenza sono difficili e spesso i ragazzi coinvolgono nelle loro dificoltà le persone che gli stanno intorno. La loro facciata esteriore, a volte aspra, irrispettosa o ribelle, può intimidire i genitori e lasciarli in uno stato di shock e confusione, nel dubbio di aver fatto qualcosa di sbagliato. A questo punto molti, non sapendo cosa fare per aiutare i figli, si tirano indietro. Questo è un tragico errore, perché, dentro, i loro figli hanno un disperato bisogno di guida, incoraggiamento, amore, sostegno, comprensione e direzione. Gli adolescenti hanno un intenso bisogno di sentirsi sicuri e amati incondizionatamente. Hanno bisogno di sapere che qualcuno nota i loro problemi, che qualcuno si interessa a loro quel tanto che basta per cercare di aiutarli ad ogni costo. Non è un percorso facile, ma i genitori che resistono e continuano ad amare e cercare di raggiungere i loro figli hanno più probabilità di vederli superare le loro dificoltà di quanto ne abbiano quelli che prendono un ruolo meno attivo. Ecco ventun modi sperimentati con successo per migliorare la propria relazione con i figli adolescenti, 1. Accettate il vostro cambiamento di ruolo. La transizione dall'infanzia all'età adulta è così graduale che molti genitori continuano a trattare gli adolescenti come bambini anche quando ormai non lo sono più. Gli adolescenti attraversano una fase di scoperta della propria personalità, delle proprie capacità e delle proprie aspirazioni; distanziarsi dai genitori fa parte di quella fase. Gli adolescenti vogliono essere trattati da adulti e rispettati per la loro individualità. Nella loro ricerca di indipendenza, essi alzano la guardia contro il ruolo tutorio dei loro genitori. Se nelle occasioni giuste riuscite a trattare i vostri figli come amici, essi saranno maggiormente disposti ad abbassare le difese. 2. Mettetevi al posto dei vostri figli. Durante l'adolescenza è normale una certa sensazione di insicurezza. Gli adolescenti non sono più bambini, ma nemmeno completamente adulti. Il loro corpo attraversa enormi cambiamenti e le emozioni e gli ormoni si scatenano. Imparano ad avere più indipendenza e maggiori responsabilità; devono affrontare decisioni e pressioni i no ad allora sconosciute. Tenere questo a mente dovrebbe aiutarvi a non sentirvi aggrediti dai loro scoppi emotivi e verbali. Se cercate onestamente di simpatizzare con loro, raggiungerete una miglior comprensione dei loro problemi ed essi sentiranno in voi un alleato. 3. Mantenete la calma. Non sentitevi offesi dalle cose assurde che fanno e dicono. A volte gli adolescenti dicono e fanno cose strane solo per vedere le reazioni che suscitano. A volte cercano di esprimere ciò che hanno dentro, ma non sanno come fare, o non lo capiscono neppure loro. Altre volte sono semplicemente egocentrici, una loro tendenza tipica. Se vi inquietate o esprimete sgomento od orrore, non farete che peggiorare le cose. Imparate ad assorbire i colpi. Se i vostri figli sanno che cercherete di capirli e simpatizzare con loro quando cercano di sfogarsi, si sentiranno sicuri con voi. 4. Rispettate i vostri adolescenti. Il rispetto è un segno di fiducia. Quando gli adolescenti fanno fatica ad avere fiducia in se stessi, un po' di rispetto può aumentare questa fiducia, spronarli ed aiutarli ad avere successo. Al contrario, se ritengono che non abbiate fiducia in loro, è molto più probabile che rinuncino prima di sviluppare tutto il loro potenziale. 5. Non prendeteli in giro e non sminuiteli. Quando un adolescente si sente vulnerabile - cioè la maggior parte delle volte - è facile che accolgano con permalosità le cose dette per scherzo e le considerino più uno scherno che una battuta. 6. Siate fiduciosi e appoggiateli moralmente. Per lo più gli adolescenti si sentono inferiori e il modo negativo in cui vedono se stessi a volte trova sfogo nelle loro azioni. Cercate di mantenere reazioni fiduciose e solidali. Naturalmente non potrete ignorare problemi seri o comportamenti errati, ma potete dare un impostazione positiva a quasi tutte le situazioni se parlate principalmente in termini di soluzioni e lezioni da apprendere, piuttosto che esprimere rabbia o delusione. Accentuare il positivo è un segno di amore incondizionato che combatte la mancanza di autostima. Lodate i vostri ragazzi ogni volta che potete. 7. Evitate regole inutili. Troppe regole e restrizioni possono provocare sentimenti di ribellione in quasi ogni adolescente. Allo stesso tempo alcune regole sono necessarie perché non è saggio lasciare le redini libere. Quando vi sembra necessaria una nuova regola, cercate di discutere e decidere insieme, invece di dettar legge. Spiegate le vostre ragioni, prestate ascolto a vostro figlio e cercate il più possibile di avere il suo consenso sui termini e le conseguenze per eventuali infrazioni. 8. Affidate responsabilità agli adolescenti. I ragazzi hanno bisogno di direttive, ma vogliono anche sentirsi indipendenti ed esigono fiducia. Affidate loro responsabilità da adulti e si sforzeranno ancora di più di comportarsi da adulti. Una persona molto saggia una volta disse: "Trattate una persona come se fosse ciò che dovrebbe essere, e la aiuterete a diventare ciò che è in grado di essere". Gli adolescenti faranno degli errori, come tutti, ma quando vedranno che ciò non diminuisce il vostro amore e la vostra fiducia in loro, continueranno a sforzarsi e alla fine ce la faranno. 9. Guadagnatevi la loro fiducia mantenendo i loro segreti. Gli adolescenti sono sensibili riguardo alle cose che succedono nella loro vita. A nessuno piace essere argomento di pettegolezzi o chiacchiere - e agli adolescenti in modo particolare. Quando un adolescente si confida con voi vuole essere certo della vostra discrezione. Per voi potrebbe essere una cosa insignificante, ma per loro potrebbe avere un importanza determinante. Se tradite la loro fiducia, probabilmente ci vorrà molto tempo prima che confidino di nuovo in voi. 10. Pregate. Quando non sapete cosa dire o come reagire quando vostro figlio o figlia ha dei problemi, pregate. Fate una preghiera silenziosa, chiedendo al Signore di darvi saggezza e comprensione e la soluzione giusta. Per gentile concessione della rivista Contatto. Usato con permesso.
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Josie Clark Penso di essere stata colpevole di aver detto troppe volte "mi dispiace" e quindi di aver dato l’idea sbagliata ai miei figli. Anni fa, per esempio, quando il mio maschietto di cinque anni cadde dalla bicicletta, gli dissi che mi dispiaceva. Gli avevo spiegato di non salire sulla collina con la sua bicicletta usata che gli avevamo appena preso, finché suo padre non avesse controllato i freni e gli avesse insegnato a usarli; ma lui ci andò lo stesso. I freni funzionavano, ma scendendo la collina non sapeva bene cosa fare. Fece la discesa a tutta velocità e uscì di strada, infilandosi in un campo di granoturco, poi piombò di nuovo sulla strada e finì per cadere sull’asfalto. Non si ricorda niente dopo di quello, ma lo trovammo con un taglio sul mento, che richiedette alcuni punti. Quando arrivai sulla scena dell’incidente gli dissi che mi dispiaceva per lui. Certo che mi dispiaceva. Mi sentivo in colpa per non essere stata più attenta a quel che faceva. Mi sentii male per lui mentre lo portavamo di corsa all’ospedale. Provo ancora dispiacere ogni volta che rivedo la cicatrice sul suo mento. Per qualche motivo, però, il fatto di avergli detto che mi “dispiaceva” portò ad un fraintendimento. Alcune settimane fa riparlammo di questo avvenimento risalente ad alcuni anni addietro e lui pensava ancora che in qualche modo l’incidente fosse avvenuto per colpa mia. Non si ricordava l’avvertimento che gli avevo dato. Si ricordava solo che avevo detto che mi dispiaceva, il che per lui all’epoca aveva voluto dire che era colpa mia, non sua. È facile prendere questa abitudine a chiedere scusa, ma si può trasformare in un modello per cui gli adolescenti danno ai propri genitori la colpa delle conseguenze delle loro decisioni sbagliate. In realtà, se i genitori hanno fatto il loro lavoro insegnando ai figli a prendere decisioni intelligenti e responsabili, allora, quando succedono degli incidenti o qualcosa va storto, di solito è colpa dei figli per non aver dato ascolto ai genitori. Mi dispiace che mio figlio abbia disubbidito. Mi dispiace che si sia fatto male. E mi dispiace di aver permesso questo fraintendimento. Mi dispiace di aver detto che mi spiaceva. Avrei dovuto dire: “Mi spiace che tu abbia disubbidito. Mi spiace che tu non abbia dato ascolto. Mi spiace che sia successo, ma sono sicura che tu abbia imparato una buona lezione e che non rifarai lo stesso sbaglio”. Il lieto fine della storia è che sono riuscita a chiarire questo malinteso con mio figlio, che ora è un adolescente alle prese con decisioni molto più importanti di dove andare in bicicletta. Sa che avrà sempre il mio aiuto, il mio amore e la mia comprensione, ma capisce anche che alla fin fine è lui che deve assumersi la responsabilità delle sue decisioni. Articolo gentile concessione della rivista Contatto.
Ogni cambiamento positivo, per piccolo che sia, cambia il mondo in meglio. Possiamo farlo migliorando la vita delle persone intorno a noi, mediante gesti di affetto e considerazione e dimostrando fede in loro. Ecco alcuni suggerimenti pratici per aiutarti a cominciare a cambiare il mondo un cuore alla volta: • Incoraggia le buone qualità. Cerca di pensare ad almeno una cosa eccezionale che trovi in tuo bambino, poi fai di tutto per farglielo sapere. Non tirarti indietro; non si stancherà di sentirtelo dire. Quel che fai è costruire la sua fiducia in quel campo specifico, poi, man mano che acquista fiducia, comincerà a migliorare anche in altri campi. • Rendili responsabili. Affida loro responsabilità nei punti in cui sono particolarmente forti. Fai in modo che si sentano necessari, apprezzati e degni di fiducia. • Apprezzali per ciò che sono. Apprezzare vostri figli per quello che fanno è importante. A tutti piace essere ringraziati, ma esserlo per una caratteristica personale dà una sensazione più piacevole che esserlo solo per i risultati ottenuti. • Rallenta. Ci vuole tempo per vedere tuo bambino sotto una luce nuova. Vai più piano nei tuoi rapporti con gli altri e dà a Dio l’opportunità di rivelare il suo modo di vedere le cose. • Lascia stare il passato. A nessuno piace essere etichettato. Sii disposto a vedere tuo bambino per quello che è oggi, o per quello che può essere domani. Adattato da un articolo pubblicato nella rivista Contatto. |
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