Al centro del Natale c’è il Bambino di Betlemme, nato in questo mondo, spesso freddo e ostile, per scaldarci con l’amore del suo Padre celeste. Fu un bambino ad aprire la prima celebrazione del Natale e sono i bambini che la mantengono viva in maniera speciale.
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Storie e libri di Natale
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I primi mesi di vita di un bambino possono essere faticosi tanto per il bimbo che per i genitori. Fortunatamente la maggior parte dei pargoli acquisisce orari regolari di sonno già dai 3 ai 6 mesi di vita. Nel frattempo, prova a seguire questi consigli per far dormire il tuo piccolino il più a lungo possibile durante la notte. Ottenere Sollievo Immediato
Dormire Tutta la Notte
Stabilisci una Routine di Successo
Articolo adattato da WikiHow.
I bebè sono una delle macchine di apprendimento più perfette in natura. Con solo un piccolo aiuto, un bebè può essere stimolato e divertirsi. Ecco alcuni modi per sviluppare la mente del tuo bambino.
Consigli e Avvertenze
Per gentile concessione di WikiHow.
Tratto da Grow Up Reading [Crescere leggendo]
I cambiamenti che i bambini hanno dalla nascita ai ventiquattro mesi sono notevoli e sostanziali. Alla nascita, i bambini usano soprattutto il pianto come mezzo di comunicazione e interazione col mondo. Con la crescita, i bambini cominciano ad usare gesti ed espressioni del viso per comunicare con gli altri, poi esclamazioni, balbettii e infine parole. Un buon sviluppo del linguaggio aiuta i bambini a diventare adulti con una buona padronanza del linguaggio, che sanno leggere e scrivere con competenza. I genitori possono aiutare i bambini ad imparare con successo a leggere e scrivere, sviluppando fin dalla nascita i seguenti talenti. Abilità di espressione orale: i bambini imparano il linguaggio in diverse fasi. Durante i primi quattro mesi, i bambini hanno per lo più un ruolo passivo nei confronti del linguaggio. Nei quattro mesi successivi, i bambini iniziano ad imitare i suoni. A otto mesi, un bimbo risponde quando viene chiamato per nome, distingue le emozioni dal tono della voce, risponde ai suoni facendo a propria volta dei suoni e usa la propria voce per esprimere gioia o dispiacere. Entro i dodici mesi mostra sempre più interesse alle parole e risponde a semplici comandi verbali. Comincia anche ad usare gesti semplici, come ad esempio salutare con le mani, o scuotere la testa per dire no. Fa dei balbettii modulati e usa esclamazioni come “oh-oh” e potrebbe già dire alcune parole come “mamma” e “papà”. A un anno un bambino è già in grado di dire sei o sette parole (anche se alcuni non parlano per niente, mentre altri riescono a dirne anche una cinquantina) e comprendono fino a settanta parole. C’è di solito uno spazio di circa cinque mesi tra il momento in cui un bambino comprende una parola fino a quando è in grado di pronunciarla. Tra i 12 e i 18 mesi il vocabolario di un bambino aumenta lentamente, ma con costanza. Per lo più il vocabolario di un bambino esplode dal momento in cui riesce a dire circa una cinquantina di parole. Dai due anni in poi i bambini riescono normalmente a imparare il significato di circa otto nuove parole al giorno. Più i genitori parlano e leggono al loro bambino, più rapidamente si sviluppa il suo vocabolario. Secondo gli esperti della prima infanzia, l’abilità linguistica cresce più velocemente nei bambini i cui genitori rispondono in modo positivo invece che negativo. Consapevolezza fonemica: comprendere i fonemi — i suoni più piccoli e distinti che formano le parole — è alla base dell’apprendimento di lettura e scrittura. I bambini sono piuttosto abili nel percepire la differenza dei suoni. Ecco perché i bambini sono “predisposti” a imparare diverse lingue nei primi anni della loro vita. I bambini riescono a distinguere i fonemi e imparano a differenziare i diversi suoni che compongono un linguaggio grazie all’interazione con i genitori e le altre persone che li accudiscono. Aiutate il vostro bambino a sviluppare una consapevolezza fonemica parlando e leggendo al vostro bimbo ogni giorno. Incoraggiate il vostro bimbo a sviluppare i suoi balbettii, perché l’aiutano a imparare a parlare. A circa due mesi, i bambini cominciano a vocalizzare suoni come “aaah” e “oooh”. A cinque mesi uniscono i suoni di vocali e consonanti per formare delle parole. Comprensione: la comprensione è essenziale nell’imparare a leggere. Anche se la comprensione verrà comunque rafforzata negli anni seguenti, quando intorno ai tre-quattro anni riusciranno a seguire immagini e testo per comprendere il significato di una storia, è tuttavia importante spiegare quello che sta accadendo in un libro mentre lo leggete a voce alta. Secondo Jim Trelease, nel suo Manuale della lettura ad alta voce, “la comprensione di ciò che si ascolta favorisce la comprensione di ciò che si legge”. Mentre il vostro bimbo ascolta quel che leggete, evidenziate i punti salienti di una storia attraverso le illustrazioni, oppure ricordate attraverso un’immagine un particolare della vita del vostro bambino. Usando simili strategie, incrementate la sua abilità di pensare e incoraggiate in lui una migliore comprensione. Tratto da articoli presenti sul sito da parenting.com
Non c’è niente di sbagliato nel comprare giocattoli in un negozio, ma ecco alcune cose divertenti e stimolanti che potete fare insieme: 1. Rafforzate gli “aha!” Immaginate che il vostro bambino sia uno scienziato in erba e osservate quei momenti rivelatori: quel sorriso quando entra nella vasca da bagno, che vuol dire “Sì! Avrò la paperella appena entro nell’acqua!” Quelle manine che si muovono per dire, “Quando papà fa quella faccia, sta per solleticarmi!” Soddisfate queste piccole aspettative del vostro bambino e condividete la sua gioia nel mostrargli che aveva ragione. 2. Tenetelo dritto quando mostra interesse nelle cose. I neonati vedono le cose molto meglio quando stanno in posizione verticale e non coricati, quindi mettetelo sulle ginocchia per mostrargli nuovi oggetti, o tenetelo in braccio in modo che possa guardare dietro le vostre spalle quando lo portate in giro ad esplorare il suo nuovo mondo. 3. Sviluppate un sistema di comunicazione sia facciale che verbale. Molto prima che il bambino inizi a parlare, lo vedrete cercare di imitare le espressioni del vostro viso. Provate a fare delle smorfie e osservatelo mentre il suo interesse si accentua. “Ascoltatelo” e rispondete alle sue espressioni. 4. Danza e movimento. Per soddisfare il desiderio di movimento di vostro figlio, fategli fare un giro di walzer della stanza. Dondolatelo dolcemente avanti e indietro, muovetelo lentamente su e giù. Sedetevi su una sedia girevole e osservate le sue reazioni mentre girate. 5. Incoraggiatelo ad assaggiare le cose. Immaginate che la sua bocca sia una sonda spaziale estremamente sensibile, che raccoglie informazioni sul suo cosmo personale. Evitate di dargli oggetti troppo piccoli, appuntiti, oppure sporchi. Lasciate che lecchi quel cucchiaio, morda quella tazzina o provi a masticare quel pezzetto di crosta di pane. 6. Leggete a voce alta. Non preoccupatevi delle “parolone”. Filastrocche, libri — più varietà di linguaggio un bambino sente nelle voci che preferisce, più ne sarà affascinato. Scegliete libri con un linguaggio ripetitivo; ai bambini piace perché è prevedibile. 7. Cantate — con o senza parole. Avete dimenticato le parole della vostra ninnananna preferita? Canticchiatela. Le note musicali senza tutte quelle consonanti e vocali offrono uno stimolo più semplice e spesso più rassicurante. Tratto da Grow Up Reading [Crescere leggendo] (sito web) Prima alfabetizzazione: Usate le parole giuste quando parlate al vostro bebè. Per esempio, dite “cane” invece di dire “bau-bau”. Questo aiuta il bambino ad imparare le regole linguistiche senza confusione. I bambini usano i gesti per comunicare prima d’imparare a parlare. Incoraggiate il vostro bambino a usare semplici gesti e segni (per esempio insegnategli a battere le mani per dire “per favore”, oppure a toccarsi il petto per dire “grazie”). Questo può incrementare nel bambino la comprensione del linguaggio e accelerarne lo sviluppo. Aiutate il vostro bambino ad ascoltare i diversi suoni che formano le parole (percezione fonemica) ripetendo o cantando delle filastrocche. Le rime o le assonanze hanno suoni simili — ad esempio “agnellino” e “piccolino”, o “nanna” e “mamma”. Le filastrocche di solito usano rime baciate per attirare naturalmente l’attenzione del bambino verso questi suoni. Ascoltando un paio di parole che rimano, i bambini cominciano ad imparare che le parole sono formate da suoni distinti, cosa d’importanza critica nell’apprendimento della lettura. Oltre a leggere i tradizionali libri illustrati, usate dei libri interattivi: libri con suoni, odori, oggetti di diversa consistenza, per incoraggiare l’esplorazione e stimolare i sensi del bambino. Indicate le figure in una pagina e pronunciatene il nome; ciò li aiuta ad aumentare il loro vocabolario. Spiegate anche cosa accade nella storia; questo li aiuta a sviluppare la loro comprensione. Usate una lettura dialogica [colloquiale o interattiva] quando leggete ad alta voce. Il principio della lettura dialogica è che un adulto e un bambino svolgano una conversazione su un libro. Domandate al vostro bambino “cosa” e “perché” riguardo alla storia, fate una pausa e poi rispondete alle vostre domande. Introdurre in tenera età questo tipo di lettura e di domande, aiuterà vostro figlio a sentirsi più a suo agio con il processo di lettura dialogica quando comincerà ad usare le parole. Sviluppo cognitivo: fatelo giocare con giocattoli che reagiscono, che si aprono, emettono suoni o si muovono, per aiutare il vostro bebè a comprendere i meccanismi di causa ed effetto. Tra i 9 e i 12 mesi, la maggior parte dei bambini comincia a giocare autonomamente e sviluppa interesse per i giocattoli che emettono suoni o si muovono. A quest’età i bambini cominciano ad esplorare gli oggetti in vari modi (scuotendoli, sbattendoli, gettandoli e facendoli cadere) e cominciano ad usarli in modo corretto (scuoteranno un sonaglio, berranno dal bicchiere, ascolteranno il telefono). Giocate a nascondino. I bebè non hanno ancora sviluppato il senso della permanenza degli oggetti, cioè la consapevolezza che un oggetto nascosto esiste ancora. Cominciate nascondendo il vostro viso dietro una coperta e poi sorprendetelo facendo uscire di nuovo il viso. Mettetevi una sciarpa sulla testa e poi lasciate che il vostro bambino la tolga; nascondete degli oggetti sotto delle scatoline e lasciate che il vostro bebè le scoperchi per prendere gli oggetti. Sviluppo motorio: lasciate libero il vostro bambino di muoversi sul pavimento. I bebè hanno bisogno di passare del tempo sdraiati sia sulla schiena che sull’addome per sviluppare i muscoli necessari allo sviluppo motorio che avviene nei primi quindici mesi di vita. Passare troppo tempo in un dondolo o su un seggiolino, rallenterà il suo sviluppo motorio. Col crescere, continuate a dargli la possibilità di passare tanto tempo a giocare per terra, gattonando e camminando. Aggiungete dei piccoli stimoli, mettendo per esempio dei cuscini da scalare, delle piccole rampe da salire o dei tunnel da attraversare, per affinare la sua abilità motoria. Tra i giochi che contribuiscono a sviluppare la coordinazione tattile-visiva e l’abilità motoria, vi sono: costruire torri con blocchi di legno o plastica e poi buttarle giù; mettere e togliere il coperchio dei contenitori; smontare giocattoli (appropriati alla loro età) e poi rimetterli insieme; prendere palle o altri oggetti in movimento; girare manopole o voltare le pagine di un libro; scarabocchiare e dipingere con le dita; plasmare delle forme con la plastilina. Sviluppo sociale ed emotivo: fate dei giochi con le mani e con le dita come ad esempio “batti le manine” e “bu-bu settete” o “cucù”; e incoraggiate il vostro bebè ad imitare i vostri gesti. Gesticolare è il modo di comunicare dei bambini prima d’imparare a parlare. Quando rispondete a un gesto del bambino, state incoraggiando i suoi sforzi comunicativi. Cantate delle canzoni con il vostro bebè. La musica stimola le aree cognitive ed emotive del cervello. Incoraggiate i giochi espressivi in cui imita le vostre azioni nelle attività quotidiane: pulizie della casa, hobby, intrattenimento, ecc. Spiegate al vostro bambino quello che state facendo e poi incoraggiatelo ad imitarvi. I giochi di finzione aiutano il bambino a sviluppare il suo senso motorio e favoriscono un senso di realizzazione. Leggete libri sulle piccole buone abitudini giornaliere, come ad esempio lavarsi i denti, lavarsi le mani, mettersi le scarpe e fare il bagno. Queste letture incoraggiano il bambino nel periodo in cui si preparano ad imparare e a padroneggiare queste azioni. Keith Phillips Quando recentemente due dei miei figli hanno avuto i loro primi bebè, mi ha riconfermato una cosa che sapevo già da anni: essere genitori tira fuori il meglio di una persona. I neo-genitori ne sentono immediatamente gli effetti, sia emotivamente che fisicamente: il legame affettivo che nasce a prima vista e diventa ogni giorno più forte, e il sonno interrotto e gli altri cambiamenti d’orario e di priorità. Ci sono però anche dei cambiamenti più sottili che usualmente sono gli altri a notare per primi: per esempio, quella luminosità speciale che Dio riserva ai neo-genitori e la maturità che nasce dagli adattamenti e dai sacrifici che essi devono fare per venire incontro ai bisogni del loro bimbo. Un tempo potevo affermare con certezza che portare a casa un bambino appena nato era il mio momento di maggior orgoglio – ogni volta. Ora direi che il primo posto è riservato al diventare un nonno, perché ogni volta che succede (ho undici nipoti) sono doppiamente orgoglioso: orgoglioso del nuovo nipotino e orgoglioso dei suoi genitori. Ora che sapete che sono nonno, forse vi chiederete che consigli posso offrire ai genitori più giovani. Sono pronto a dirvelo: oltre ai normali “grandi tre” (amate i figli senza riserve, dite spesso che gli volete bene e mettete al primo posto il tempo che passate con loro), penso che una delle cose migliori che i genitori possano fare sia lasciare che i figli siano se stessi. Se assomigliate alla maggior parte dei genitori, volete che i vostri figli eccellano. È una buona cosa cercare di aiutarli a raggiungere il loro pieno potenziale, ma spesso è facile passare da questo ad un eccesso di aspettative nei loro, o nei vostri, confronti. Né voi né loro sarete mai perfetti, quindi imparate a celebrare i successi e a non preoccuparvi del resto. Cercate l’amore e la fiducia, più che la perfezione, e formerete dei legami che vi manterranno uniti per tutta la vita in qualsiasi situazione. Tanti auguri a voi genitori! E per quelli doppiamente benedetti, auguri a tutti i nonni! Per gentile concessione della rivista Contatto. Usato con permesso. Quasi due secoli fa la gente seguiva le notizie delle conquiste di Napoleone con il fiato sospeso. Nel frattempo tra di loro nascevano molti bambini. Ma chi poteva pensare ai bambini? Tutti pensavano solo alle battaglie. Eppure solo nel 1809 vennero al mondo numerosi bambini destinati ad una vita illustre: William Gladstone, considerato da molti il più grande statista inglese del diciannovesimo secolo; Abraham Lincoln, uno tra i più famosi presidenti degli Stati Uniti; Alfred Lord Tennyson, famoso poeta inglese e Louis Braille, l’inventore del diffusissimo sistema Braille di lettura per i ciechi, anch’egli privo del dono della vista! Nessuno allora pensava ai bambini, ma solo alle battaglie. Eppure quali battaglie del 1809 contarono più dei bambini nati in quell’anno? Alcuni pensano che Dio possa mandare avanti il mondo solo con ingenti battaglioni, mentre egli invece usa i bambini! Quando c'è un male su cui trionfare, o una verità da diffondere, Dio affida il compito ad un neonato! Text copyright © TFI. |
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