Al centro del Natale c’è il Bambino di Betlemme, nato in questo mondo, spesso freddo e ostile, per scaldarci con l’amore del suo Padre celeste. Fu un bambino ad aprire la prima celebrazione del Natale e sono i bambini che la mantengono viva in maniera speciale.
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Storie e libri di Natale
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I bebè sono una delle macchine di apprendimento più perfette in natura. Con solo un piccolo aiuto, un bebè può essere stimolato e divertirsi. Ecco alcuni modi per sviluppare la mente del tuo bambino.
Consigli e Avvertenze
Per gentile concessione di WikiHow.
Elizabeth Montgomery, Pre-K Smarties Non è mai troppo presto per introdurre i vostri bambini ai libri. Anche se i bambini piccoli non sono in grado di seguire una trama o compren-dere un tema, trarranno di sicuro un beneficio dall’uso di un libro. Oltre al legame inevi-tabile che si crea quando tenete in braccio il vostro bambino e comunicate con lui, leggere a vostro figlio è molto utile per lo sviluppo della capacità di parlare. Molto prima di pro-nunciare la sua prima parola, il vostro bebè assorbe i suoni che contribuiranno a sviluppare l’uso della parola e più avanti la lettura. I libri servono anche a sviluppare l’immaginazione del vostro bambino e l’aiutano a dare un senso alle situazioni che ha vissuto e introdurlo alle nuove. Leggere al vostro bambino oggi promuove una buona abi-tudine di lettura per il domani. Visto che i bambini piccoli reagiscono particolarmente bene ai suoni del linguaggio, il libro migliore per i bambini è quello che accentua il ritmo, la melodia e la ripetizione, come le filastrocche e i libri con schemi linguistici semplici. Ritmo, rime, ripetizione e schemi linguistici familiari cat-turano l’attenzione dei bambini piccoli. I libri per bambini sotto i tre anni di solito hanno il minimo indispensabile di testo, le parole spesso hanno la funzione di didascalie o di descrizione dei disegni. Ai piccini piace molto vedere le foto di altre persone, specialmente di altri bebè; ne riconoscono i tratti del viso e le espressioni. I bebè ed i bambini piccoli amano vedere oggetti familiari come un orsetto di peluche o una paperella di gomma, o gente che fa cose che loro conoscono già nella vita di tutti i giorni, come vestirsi o fare il bagno. I libri non sono solo edu-cativi o non servono solo per aiutare a sviluppare le abilità; ai bebè, come agli adulti, piacciono i libri anche come intrattenimento. I genitori, o le persone che si prendono cura dei bambini, trovano nei libri un metodo molto efficace per tenerli impegnati e felici al tempo stesso. Infatti impa-rare ad apprezzare i libri fin da piccoli aiuta i bambini a porre le basi per il ruolo vitale che i libri avranno nella loro educazione formale. *** Insegniamo a leggere ai nostri figli troppo tardi. All’età di sei anni la capacità di assorbire quasi senza sforzi i fattori più semplici, sia uditivi (parlati) che visivi (scritti), è già finita. … È più facile insegnare a leggere a un bambino di cinque anni che a uno di sei. È più facile a quattro che a cinque, a tre che a quattro, a due che a tre, a uno che a due, ed è ancora più facile a meno di un anno. La grande verità è che i bambini assorbono semplici informazioni, come una parola detta o scritta, ad una velocità a cui un adulto non s’avvicina nemmeno. Perché un bambino possa leggere le parole, ci sono tre semplici requisiti. Le parole devono essere grandi, nitide e ripetute spesso. I collegamenti nervosi immaturi dei bambini non sono in grado di captare le scritte piccole, mentre invece è proprio il procedimento di mostrare al bebè le scritte grandi che farà crescere e maturare fisicamente i collegamenti nervosi visivi del suo cervello. Se la madre di un bambino di due anni vuole provare la verità di questo, basta che prenda un foglio di carta bianca e ci scriva in rosso, in modo chiaro, la parola “Mamma”, in lettere grandi circa quindici centimetri, e la mostri al suo bambino una mezza dozzina di volte a distanza di un’ora, dicendo con voce eccitata e felice: “Questo è Mamma”. Non mettetelo alla prova, limitatevi a dirlo. Ben presto sarà lui a dirlo a voi. Brani tratti da Perché insegnare a leggere al tuo bebè? di Glenn Doman, Fondatore dell’Istituto per la Realizzazione del Potenziale Umano Foto per gentile concessione di Sean Dreilinger via Flickr.
Tratto da Grow Up Reading [Crescere leggendo]
I cambiamenti che i bambini hanno dalla nascita ai ventiquattro mesi sono notevoli e sostanziali. Alla nascita, i bambini usano soprattutto il pianto come mezzo di comunicazione e interazione col mondo. Con la crescita, i bambini cominciano ad usare gesti ed espressioni del viso per comunicare con gli altri, poi esclamazioni, balbettii e infine parole. Un buon sviluppo del linguaggio aiuta i bambini a diventare adulti con una buona padronanza del linguaggio, che sanno leggere e scrivere con competenza. I genitori possono aiutare i bambini ad imparare con successo a leggere e scrivere, sviluppando fin dalla nascita i seguenti talenti. Abilità di espressione orale: i bambini imparano il linguaggio in diverse fasi. Durante i primi quattro mesi, i bambini hanno per lo più un ruolo passivo nei confronti del linguaggio. Nei quattro mesi successivi, i bambini iniziano ad imitare i suoni. A otto mesi, un bimbo risponde quando viene chiamato per nome, distingue le emozioni dal tono della voce, risponde ai suoni facendo a propria volta dei suoni e usa la propria voce per esprimere gioia o dispiacere. Entro i dodici mesi mostra sempre più interesse alle parole e risponde a semplici comandi verbali. Comincia anche ad usare gesti semplici, come ad esempio salutare con le mani, o scuotere la testa per dire no. Fa dei balbettii modulati e usa esclamazioni come “oh-oh” e potrebbe già dire alcune parole come “mamma” e “papà”. A un anno un bambino è già in grado di dire sei o sette parole (anche se alcuni non parlano per niente, mentre altri riescono a dirne anche una cinquantina) e comprendono fino a settanta parole. C’è di solito uno spazio di circa cinque mesi tra il momento in cui un bambino comprende una parola fino a quando è in grado di pronunciarla. Tra i 12 e i 18 mesi il vocabolario di un bambino aumenta lentamente, ma con costanza. Per lo più il vocabolario di un bambino esplode dal momento in cui riesce a dire circa una cinquantina di parole. Dai due anni in poi i bambini riescono normalmente a imparare il significato di circa otto nuove parole al giorno. Più i genitori parlano e leggono al loro bambino, più rapidamente si sviluppa il suo vocabolario. Secondo gli esperti della prima infanzia, l’abilità linguistica cresce più velocemente nei bambini i cui genitori rispondono in modo positivo invece che negativo. Consapevolezza fonemica: comprendere i fonemi — i suoni più piccoli e distinti che formano le parole — è alla base dell’apprendimento di lettura e scrittura. I bambini sono piuttosto abili nel percepire la differenza dei suoni. Ecco perché i bambini sono “predisposti” a imparare diverse lingue nei primi anni della loro vita. I bambini riescono a distinguere i fonemi e imparano a differenziare i diversi suoni che compongono un linguaggio grazie all’interazione con i genitori e le altre persone che li accudiscono. Aiutate il vostro bambino a sviluppare una consapevolezza fonemica parlando e leggendo al vostro bimbo ogni giorno. Incoraggiate il vostro bimbo a sviluppare i suoi balbettii, perché l’aiutano a imparare a parlare. A circa due mesi, i bambini cominciano a vocalizzare suoni come “aaah” e “oooh”. A cinque mesi uniscono i suoni di vocali e consonanti per formare delle parole. Comprensione: la comprensione è essenziale nell’imparare a leggere. Anche se la comprensione verrà comunque rafforzata negli anni seguenti, quando intorno ai tre-quattro anni riusciranno a seguire immagini e testo per comprendere il significato di una storia, è tuttavia importante spiegare quello che sta accadendo in un libro mentre lo leggete a voce alta. Secondo Jim Trelease, nel suo Manuale della lettura ad alta voce, “la comprensione di ciò che si ascolta favorisce la comprensione di ciò che si legge”. Mentre il vostro bimbo ascolta quel che leggete, evidenziate i punti salienti di una storia attraverso le illustrazioni, oppure ricordate attraverso un’immagine un particolare della vita del vostro bambino. Usando simili strategie, incrementate la sua abilità di pensare e incoraggiate in lui una migliore comprensione. Tratto da articoli presenti sul sito da parenting.com
Non c’è niente di sbagliato nel comprare giocattoli in un negozio, ma ecco alcune cose divertenti e stimolanti che potete fare insieme: 1. Rafforzate gli “aha!” Immaginate che il vostro bambino sia uno scienziato in erba e osservate quei momenti rivelatori: quel sorriso quando entra nella vasca da bagno, che vuol dire “Sì! Avrò la paperella appena entro nell’acqua!” Quelle manine che si muovono per dire, “Quando papà fa quella faccia, sta per solleticarmi!” Soddisfate queste piccole aspettative del vostro bambino e condividete la sua gioia nel mostrargli che aveva ragione. 2. Tenetelo dritto quando mostra interesse nelle cose. I neonati vedono le cose molto meglio quando stanno in posizione verticale e non coricati, quindi mettetelo sulle ginocchia per mostrargli nuovi oggetti, o tenetelo in braccio in modo che possa guardare dietro le vostre spalle quando lo portate in giro ad esplorare il suo nuovo mondo. 3. Sviluppate un sistema di comunicazione sia facciale che verbale. Molto prima che il bambino inizi a parlare, lo vedrete cercare di imitare le espressioni del vostro viso. Provate a fare delle smorfie e osservatelo mentre il suo interesse si accentua. “Ascoltatelo” e rispondete alle sue espressioni. 4. Danza e movimento. Per soddisfare il desiderio di movimento di vostro figlio, fategli fare un giro di walzer della stanza. Dondolatelo dolcemente avanti e indietro, muovetelo lentamente su e giù. Sedetevi su una sedia girevole e osservate le sue reazioni mentre girate. 5. Incoraggiatelo ad assaggiare le cose. Immaginate che la sua bocca sia una sonda spaziale estremamente sensibile, che raccoglie informazioni sul suo cosmo personale. Evitate di dargli oggetti troppo piccoli, appuntiti, oppure sporchi. Lasciate che lecchi quel cucchiaio, morda quella tazzina o provi a masticare quel pezzetto di crosta di pane. 6. Leggete a voce alta. Non preoccupatevi delle “parolone”. Filastrocche, libri — più varietà di linguaggio un bambino sente nelle voci che preferisce, più ne sarà affascinato. Scegliete libri con un linguaggio ripetitivo; ai bambini piace perché è prevedibile. 7. Cantate — con o senza parole. Avete dimenticato le parole della vostra ninnananna preferita? Canticchiatela. Le note musicali senza tutte quelle consonanti e vocali offrono uno stimolo più semplice e spesso più rassicurante. Tratto da Grow Up Reading [Crescere leggendo] (sito web) Prima alfabetizzazione: Usate le parole giuste quando parlate al vostro bebè. Per esempio, dite “cane” invece di dire “bau-bau”. Questo aiuta il bambino ad imparare le regole linguistiche senza confusione. I bambini usano i gesti per comunicare prima d’imparare a parlare. Incoraggiate il vostro bambino a usare semplici gesti e segni (per esempio insegnategli a battere le mani per dire “per favore”, oppure a toccarsi il petto per dire “grazie”). Questo può incrementare nel bambino la comprensione del linguaggio e accelerarne lo sviluppo. Aiutate il vostro bambino ad ascoltare i diversi suoni che formano le parole (percezione fonemica) ripetendo o cantando delle filastrocche. Le rime o le assonanze hanno suoni simili — ad esempio “agnellino” e “piccolino”, o “nanna” e “mamma”. Le filastrocche di solito usano rime baciate per attirare naturalmente l’attenzione del bambino verso questi suoni. Ascoltando un paio di parole che rimano, i bambini cominciano ad imparare che le parole sono formate da suoni distinti, cosa d’importanza critica nell’apprendimento della lettura. Oltre a leggere i tradizionali libri illustrati, usate dei libri interattivi: libri con suoni, odori, oggetti di diversa consistenza, per incoraggiare l’esplorazione e stimolare i sensi del bambino. Indicate le figure in una pagina e pronunciatene il nome; ciò li aiuta ad aumentare il loro vocabolario. Spiegate anche cosa accade nella storia; questo li aiuta a sviluppare la loro comprensione. Usate una lettura dialogica [colloquiale o interattiva] quando leggete ad alta voce. Il principio della lettura dialogica è che un adulto e un bambino svolgano una conversazione su un libro. Domandate al vostro bambino “cosa” e “perché” riguardo alla storia, fate una pausa e poi rispondete alle vostre domande. Introdurre in tenera età questo tipo di lettura e di domande, aiuterà vostro figlio a sentirsi più a suo agio con il processo di lettura dialogica quando comincerà ad usare le parole. Sviluppo cognitivo: fatelo giocare con giocattoli che reagiscono, che si aprono, emettono suoni o si muovono, per aiutare il vostro bebè a comprendere i meccanismi di causa ed effetto. Tra i 9 e i 12 mesi, la maggior parte dei bambini comincia a giocare autonomamente e sviluppa interesse per i giocattoli che emettono suoni o si muovono. A quest’età i bambini cominciano ad esplorare gli oggetti in vari modi (scuotendoli, sbattendoli, gettandoli e facendoli cadere) e cominciano ad usarli in modo corretto (scuoteranno un sonaglio, berranno dal bicchiere, ascolteranno il telefono). Giocate a nascondino. I bebè non hanno ancora sviluppato il senso della permanenza degli oggetti, cioè la consapevolezza che un oggetto nascosto esiste ancora. Cominciate nascondendo il vostro viso dietro una coperta e poi sorprendetelo facendo uscire di nuovo il viso. Mettetevi una sciarpa sulla testa e poi lasciate che il vostro bambino la tolga; nascondete degli oggetti sotto delle scatoline e lasciate che il vostro bebè le scoperchi per prendere gli oggetti. Sviluppo motorio: lasciate libero il vostro bambino di muoversi sul pavimento. I bebè hanno bisogno di passare del tempo sdraiati sia sulla schiena che sull’addome per sviluppare i muscoli necessari allo sviluppo motorio che avviene nei primi quindici mesi di vita. Passare troppo tempo in un dondolo o su un seggiolino, rallenterà il suo sviluppo motorio. Col crescere, continuate a dargli la possibilità di passare tanto tempo a giocare per terra, gattonando e camminando. Aggiungete dei piccoli stimoli, mettendo per esempio dei cuscini da scalare, delle piccole rampe da salire o dei tunnel da attraversare, per affinare la sua abilità motoria. Tra i giochi che contribuiscono a sviluppare la coordinazione tattile-visiva e l’abilità motoria, vi sono: costruire torri con blocchi di legno o plastica e poi buttarle giù; mettere e togliere il coperchio dei contenitori; smontare giocattoli (appropriati alla loro età) e poi rimetterli insieme; prendere palle o altri oggetti in movimento; girare manopole o voltare le pagine di un libro; scarabocchiare e dipingere con le dita; plasmare delle forme con la plastilina. Sviluppo sociale ed emotivo: fate dei giochi con le mani e con le dita come ad esempio “batti le manine” e “bu-bu settete” o “cucù”; e incoraggiate il vostro bebè ad imitare i vostri gesti. Gesticolare è il modo di comunicare dei bambini prima d’imparare a parlare. Quando rispondete a un gesto del bambino, state incoraggiando i suoi sforzi comunicativi. Cantate delle canzoni con il vostro bebè. La musica stimola le aree cognitive ed emotive del cervello. Incoraggiate i giochi espressivi in cui imita le vostre azioni nelle attività quotidiane: pulizie della casa, hobby, intrattenimento, ecc. Spiegate al vostro bambino quello che state facendo e poi incoraggiatelo ad imitarvi. I giochi di finzione aiutano il bambino a sviluppare il suo senso motorio e favoriscono un senso di realizzazione. Leggete libri sulle piccole buone abitudini giornaliere, come ad esempio lavarsi i denti, lavarsi le mani, mettersi le scarpe e fare il bagno. Queste letture incoraggiano il bambino nel periodo in cui si preparano ad imparare e a padroneggiare queste azioni. Derek e Michelle Brookes, compilato da Early Bird Readers — A Teacher and Parent’s Handbook
La lettura è forse l’elemento principale necessario per una buona istruzione, perché gran parte del processo di apprendimento si basa sulla capacità di leggere. In qualità di insegnanti e genitori dovremmo fare del nostro meglio per espandere il processo di pensiero dei nostri bambini ed aiutarli a comunicare le loro idee e i loro sentimenti. I bambini che crescono in un ambiente dove è disponibile una certa varietà di materiale di lettura sviluppano un maggior interesse alla lettura di quelli privi di questo tipo di input. Progrediscono anche molto più in fretta se qualcuno ha cominciato a leggere loro fin da piccoli. Dei libri semplici ma di particolare interesse per i bambini possono anche aiutarli ad imparare a leggere, se li incoraggiamo ad indicare ogni parola che cominciano a riconoscere. Una regola fondamentale per insegnare la lettura ad un bambino è che il genitore (o l’insegnante) faccia vivere quel momento come una cosa divertente, allegra e bella da condividere insieme. Un genitore che vuole insegnare a leggere non dovrebbe mai dimenticare queste cose:
Ogni bambino progredisce nella lettura in modo diverso da un altro, ma una cosa rimane comune a tutti: il vostro interesse personale di genitori o insegnanti può fare la differenza. Quasi ogni tipo di impostazione che userete nell’insegnare a leggere avrà successo se il vostro bambino è felice, motivato, interessato e si gode l’esperienza. Molte persone credono che i bambini piccoli non abbiano la capacità di concentrazione necessaria ad imparare a leggere; tuttavia, se i momenti di insegnamento sono vivaci e non si prolungano troppo, scoprirete che è vero il contrario e che vostro figlio assocerà la lettura ad un momento divertente. Ciò aiuterà a mantener vivo il suo interesse ed accrescerà il suo desiderio di d’imparare. I bambini piccoli sono molto meno esitanti dei bambini più grandi nella lettura e non la considerano un soggetto pieno di astratti spaventosi; la vedono invece come un’altra cosa eccitante da imparare. Una chiave per il successo è fare in modo che il bambino sappia che sta facendo progressi.Se lodiamo i bambini per i loro risultati, essi saranno più motivati a continuare ad imparare. Iniziare a leggere può essere particolarmente divertente per i bambini piccoli quando cominciano ad accorgersi di saper riconoscere le parole e leggere da soli. Alla fine di ogni seduta di lettura, un semplice ripasso delle nuove parole incontrate, una frase di lode per i progressi fatti, un’occhiatina a quello che farete la prossima volta e un complimento affettuoso con un abbraccio, sono dei grossi incentivi per la maggior parte dei bambini. Il nostro cervello è come un computer: riceve tantissime informazioni ogni giorno e, più ne riceve, più grande diventa la sua capacità di riceverne altre. Insegnare a leggere nell’età compresa tra gli uno e i cinque anni è molto efficace. I bambini piccoli sono dei geni linguistici e all’età di cinque anni di solito hanno già imparato una lingua (o anche due o tre), alcuni sport, un’infarinatura di matematica, le basi della scrittura e molto altro ancora. La loro capacità di imparare è al suo massimo e possono imparare molto più in fretta di come faranno quando saranno più grandi. I bambini possono imparare quasi tutto in giovane età, se viene presentato loro in modo chiaro, informativo e supportato da esempi. Se riusciamo a capire questo, saremo consapevoli del grande potenziale insito nei nostri figli e della grande responsabilità che abbiamo di insegnare loro. Cosa fare quando insegnate a leggere:
Cosa non fare:
Libri de lettura gratuiti per i bambini: Qui sono alcune libri di racconti che i bambini possono utilizzare per imparare a leggere. Tutte le storie sono brevi e avere immagini colorate e testo grande. |
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